Ricordo vividamente la prima volta che sono stata presso il letto di morte di qualcuno che conoscevo; era il nonno di uno dei nostri studenti. Sua figlia mi aveva visto nei corridoi di un piccolo ospedale in Australia e mi aveva invitato a pregare con la famiglia in attesa della sua morte. E’ morto in pace, dopo aver atteso per giorni l’arrivo di suo figlio più piccolo che si trovava  oltremare. Successivamente il figlio ha parlato con tono sommesso della gioia di suo padre quando lo aveva visto entrare nella stanza e dopo, in lacrime, ha condiviso le ultime parole che il padre gli aveva rivolto

Nella tradizione Cristiana c’è la consuetudine di ricordare durante la Quaresima le ultime “sette parole di Gesù”. In queste parole o più esattamente sintagmi, prendiamo una solida consapevolezza dell’uomo Gesù, che abbraccia il termine dell’avventura della sua vita con amore, con uno spirito che perdona ma anche paura. Il pathos di Gesù che grida : Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?’ è risuonato per secoli. FI ha preparato un opuscolo per il tempo di Quaresima per la preghiera e la riflessione sulle “ultime sette parole”, da usare in gruppo o singolarmente. Un esempio tratto dal nostro ministero accompagna ogni sintagma, per aiutarci a mettere in relazione il tempo di Gesù con le sofferenze e le ingiustizie sistematiche che fanno ancora parte della condizione umana oggi. Preghiamo che la riflessione sulle ultime ‘sette parole di Gesù’ in questa Quaresima ci conduca più a fondo nel suo amore che si dona fino allo ‘svuotamento’, e nel profondo mistero che è la Pasqua.

Sr. Denise Boyle fmdm
Direttore Esecutivo di FI

Scarica la tua copia dell’opuscolo di FI “Le ultime sette parole di Gesù” per la preghiera e la riflessione in Quaresima.

Padre Elias Moses OFM, della Provincia di San Tommaso Apostolo, India, è stato recentemente nominato nuovo Direttore Regionale per il programma di FI per l’Asia-Pacifico. Padre Elias ha un Master in Sociologia e Filosofia più un MBA in Risorse Umane e Sviluppo. Di recente è stato assunto dal Centro Nazionale della Chiesa Indiana (NBCLI) sotto la Conferenza Episcopale Cattolica dell’India(CBCI) per lavorare nelle aree di formazione della leadership e di sviluppo organizzativo e di programmazione. 

Accesso al cibo, all’acqua e alle altre risorse naturali sono solo alcune delle questioni relative ai diritti umani che toccano le Popolazioni Indigene (PI) nella regione dell’Asia-Pacifico. FI sta lavorando con i Francescani e altre ONG sul campo per ottenere un cambiamento positivo. 

In quanto parte di questo lavoro FI ha organizzato a febbraio un ‘Workshop regionale sui diritti delle Popolazioni Indigene e Advocacy’ a Bangkok. Per 5 giorni i 38 partecipanti da 10 paesi hanno ascoltato i rappresentati delle agenzie ONU, FI e il Patto dei Popoli dell’Asia Pacifico (AIPP) in merito alle politiche internazionali e regionali e alle loro esperienze nelle difesa dei diritti delle PI in Asia Pacifico.

L’ONG UPR-Info ha rilasciato a Gennaio la valutazione sull’attuazione di medio termine (MIA) del Cameroon. FI e i Francescani che lavorano sul campo hanno presentato le informazioni sullo stato attuale di determinate questioni relative ai diritti umani, incluse: bambini di strada, lavoro minorile, condizioni di detenzione dei bambini, diritto all’educazione primaria e secondaria per tutti i bambini; diritto a un’assistenza sanitaria migliore per bambini e Popolazioni Indigene; iniziative di lotta all’ HIV/AIDS;  diritti dei disabili. Scarica il rapporto>>

Ms Micheline Calmy-Rey, precedente presidente Svizzero e membro dell’High-level Panel on Global Sustainability (GSP), ha partecipato a un pannello alle NU per condividere il punto di vista del GSP in merito al rapporto “Resilient people, Resilient planet” (“Persone resilienti, Pianeta resiliente”). E’ stata un’opportunità importante per le parti coinvolte a Ginevra, inclusa FI, per saperne di più sul lavoro dell’High-level Panel e per riflettere su come portare avanti le raccomandazioni di quest’ultimo.